sabato 10 luglio 2010

La donna S-oggetto

L'ornamento è un oggetto. L'uomo e la donna sono soggetti. Perchè la necessità di tale chiarimento? perchè spesso ci dimentichiamo di essere soggetti e ci trattiamo un pò troppo come oggetti.
Objets des désirs, pas toujour obscurs
come quelli di Bunuel, mais toujour objets ci percepiamo e facciamo percipere dagli altri, soprattutto nella fattispecie del corpo, che consideriamo tendenzialmente e manicheisticamente, distaccato dal nostro essere più intimo, al quale diamo fortunatamente una natura un pò più soggettiva.
Vivendo in questo inganno dualista ci usiamo o ci lasciamo usare come oggetti, da noi stessi, dagli altri e dalla moda, ma essendo ovviamente dei soggetti non possiamo restarne che insoddisfatti.
Ecco allora che torna utile richiamare ogni cosa alla sua giusta analisi (grammaticale) e ridefinire un pò chi è il soggetto, quale l' oggetto e da chi viene il "complimento oggetto".
Ci sono infatti parti del nostro corpo che sono, sempre per loro natura, più suscettibili di essere percepiti come oggetti del desiderio, e sono proprio le parti che meglio sanno parlare una lingua particolare, quella dell'amore, non universale, ma unitivo e personale.
Ma se il mio corpo non è un oggetto che possiedo io stesso e che tanto meno l'altro può possedere, esso farà parte del mio essere soggetto, anche se rimane spesso percepito più come un semplice oggetto.
Ora farò bene a chiarire agli occhi dell'altro, che mi percepisce mentre cammino, con indosso i miei ornamenti, che voglio essere considerata come un soggetto.
E sarà proprio questa differenza di intenzioni che determinerà il grado di soddisfazioni che otterò dall'integrazione del soggetto che sono, con l'oggetto che mi sembra percepire da me stesso e dagli altri come oggetto: il corpo e le sue parti.

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